IL TEST DI WARTEGG
Il test di Wartegg, creato nel 1926 dallo psicologo tedesco Ehrig Wartegg, è conosciuto sotto diversi nomi: Wartegg Zeichentest (WZT) per i popoli di lingua tedesca; Wartegg Drawing Completion Test (WDCT) per quelli anglofoni.Il Wartegg è un test grafico proiettivo, semistrutturato, costituito da un modulo (cm 14,8 x 21,0) che racchiude otto riquadri o box, numerati da 1 a 8, disposti orizzontalmente su due file parallele di 4 e divisi tra loro da un ampio bordo nero. In ciascun riquadro o box è raffigurato un determinato segno grafico che il soggetto è invitato ad utilizzare come suggerimento o spunto per realizzare un disegno di senso compiuto in ogni riquadro. Il test di Wartegg, grazie alla nuova metodologia denominata CWS (Crisi Wartegg System), e grazie a software appositamente ideati, è in grado di descrivere, in modo efficace e approfondito:
- l’organizzazione di personalità dell’esaminato rilevando eventuali situazioni di disagio psicologico (ambiti Clinico, Peritale e della Selezione);
- le potenzialità e le attitudini all’impiego (ambito dell’Orientamento Scolastico e Professionale).
PERCHÉ IL WARTEGG?
- Facile per l’esaminato: le sue istruzioni sono molto facili ed intuitive.
- Veloce: somministrazione: in media 5-10’; siglatura e computi 5’ (tramite computer); report 1’ (tramite computer)
- Efficace nella valutazione clinica.
- Efficace nella ricerca psicosociale.
- La facilità delle istruzioni lo rende particolarmente adatto ed utile per la somministrazione nell’età evolutiva (può essere utilizzato dai 4 anni e mezzo in su).
- La semplicità dei segni-stimolo è il modo in cui noi possiamo aggirare i meccanismi di difesa del soggetto (McCully, 1988).
IL CRISI WARTEGG SYSTEM (CWS)
Il CWS rappresenta un originale metodo interpretativo del Test di Wartegg ideato da A. Crisi (1998, 2007, 2018). Ideato nell’arco di 40 anni di pratica professionale, costantemente applicato in ambito clinico, sottoposto a continue verifiche statistiche e a confronti con alcuni tra i maggiori strumenti psicodiagnostici, il CWS ha subìto, nel tempo, varie modifiche ed aggiornamenti e si è andato sempre più sviluppando nell’ambito della Psicologia Dinamica. Il CWS ha liberato il test di Wartegg da alcune originarie complessità strutturali e, soprattutto, lo ha dotato di una solida cornice teorico-interpretativa che ha reso lo strumento più agevole permettendogli così di sprigionare tutto l’enorme potenziale diagnostico riconosciutogli da numerosi studiosi (Mattlar, Gardziella, Fontana, Kinget, Pinkus). Presentato fin dal 1999 nei congressi internazionali della “International Society of Rorschach” e della “Society for Psychological Assessment”, il CWS sta raccogliendo un grande successo ed è insegnato in numerose istituzioni nazionali (Università di Roma, Napoli, Urbino) ed internazionali (Denver University, Colorado, USA; UDEM, Universidad de Mexico) strutture private quali il Center for Therapeutic Assessment, Austin, Texas, USA; Asian-Pacific Therapeutic Assessment, Tokyo, Japan; il Terapiatalo Sointu di Helsinky, Finlandia; la WestCoast Children’s Clinic, Berkeley, California, USA; Vona Mental Health Clinic, Minneapolis, USA. Gli aspetti più salienti e significativi che hanno condotto Crisi all’elaborazione del CWS sono stati:- Un ampio utilizzo del Wartegg in batteria con il test di Rorschach mutuandone elementi della siglatura che potevano essere condivisi tra i due strumenti;
- L’introduzione nella siglatura del test di due caratteristiche del tutto originali: il Carattere Evocativo (EC) e la Qualità Affettiva (AQ);
- L’elaborazione di un modello interpretativo del test di Wartegg denominato “Analisi della Successione”.
- SCELTA o CHOICE (C): indica le aree di maggiore sviluppo ed integrazione, i punti cardine sui quali si è andata evolvendo e strutturando l’organizzazione di personalità del soggetto.
- SCELTA AMBIVALENTE o AMBIVALENT CHOICE (AC): indica l’esistenza di un certo grado o livello di ambivalenza poiché segnala la presenza nel soggetto di sentimenti di uguale intensità ma diretti in direzioni opposte.
- COMPENSAZIONE NEGATIVA o NEGATIVE COMPENSATION (NC): testimonia un maggior grado di ambivalenza e di conflittualità nella area psichica evocata dal riquadro in cui si manifesta. Tali vissuti, in linea generale, non vengono più percepiti in maniera consapevole dall’esaminato/a.
- COMPENSAZIONE POSITIVA o POSITIVE COMPENSATION (PC): indica aree caratterizzate, in fieri, da una forte potenzialità.
- RINVIO AMBIVALENTE o AMBIVALENT DELAY(AD): segnala l’esistenza di elementi ambivalenti collocati nell’inconscio. La profonda rimozione alla quale tali contenuti sono sottoposti è la fonte di tensioni generalizzate, di comportamenti reattivi, di un malessere che pervade gran parte del comportamento dell’esaminato/a.
- RINVIO o DELAY (D): avverte circa l’esistenza di aree conflittuali, nuclei problematici attivi che condizionano, per lo più inconsciamente, il funzionamento dell’intera personalità.
- La prima è costituita dai riquadri 1 e 8: il riquadro 1 evoca sentimenti e valutazioni circa il proprio Io, l’8 ci fornisce informazioni sul tipo di rapporto vissuto nei confronti dell’ambiente.
- La seconda vede unire assieme i riquadri 3 e 6 che indicano, rispettivamente, i livelli dell’energia psichica a disposizione dell’esaminato/a e la capacità di applicarla efficacemente ai fini del processo di adattamento.
- La terza coppia è costituita dai riquadri 2 e 4. Il carattere evocativo del riquadro 2 richiama dinamiche legate alla vitalità, al movimento e in ultima analisi, al rapporto con la figura materna in quanto origine della vita. Il 4 evoca elementi legati al rapporto con il maschile e la figura paterna.
- La quarta e ultima coppia, è composta dai Riquadri 5 e 7: il 5, collegato alla capacità di superare un ostacolo, di reagire davanti a una situazione frustrante, ci mette in rapporto con le nostre energie aggressive, collegate con la sopravvivenza della specie; il 7 evoca dinamiche legate al femminile, alla delicatezza e, in ultima analisi, alle energie sessuali.